I Borghi della Felicità

IL BORGO CHE PROGETTA E REALIZZA LA PROPRIA FELICITA’
Essere felici è un sogno riservato a pochi fortunati oppure è una opportunità concreta per tutti?
La felicità è sempre e solo denaro, salute, amore e fortuna?
Qual è la formula della felicità?
La ricerca della felicità, un tema complesso e da sempre affascinante. Noi dei “Borghi della Felicità” abbiamo una proposta che potrebbe rendervi …felici!

Cosa sono i Borghi della Felicità?
Borghi della Felicità è il nome di un progetto di cittadinanza attiva il cui obiettivo è aumentare il benessere complessivo della comunità mediante azioni sostenibili sul piano ambientale, sociale ed economico. Il progetto invita tutti i cittadini del borgo di Melpignano a confrontarsi collegialmente per definire insieme un nuovo modello di qualità della vita, nella convinzione che il livello di benessere e quindi di “felicità” di una collettività e delle sue persone sia legato non solo alla disponibilità e al consumo di beni e servizi , ma anche e soprattutto alla qualità delle relazioni sociali, alla partecipazione, alla conoscenza diffusa, alla preservazione e valorizzazione dell’ambiente e delle sue risorse, all’uso sapiente delle tecnologie.
Il “borgo felice” è quindi la comunità che responsabilmente si attiva e partecipa alla progettazione del proprio futuro, sforzandosi di renderlo sostenibile per sé e le generazioni future, secondo parametri che  fattivamente valorizzano i bisogni e le aspirazioni di benessere della persona e della collettività .

Come si progetta un Borgo Felice?
Il progetto Borghi della felicità si sviluppa nell’ambito della rete nazionale dei Borghi Autentici d’Italia e nella sua fase “pilota” coinvolge le comunità di Melpignano e Saluzzo (CN) attraverso Laboratori partecipati. Questi sono incontri tematici, guidati da un facilitatore, in cui i cittadini si incontrano, si confrontano e partecipano fattivamente allo sviluppo della propria comunità. Obiettivo finale di ogni laboratorio è generare concretamente uno o più piani di progetto utili allo sviluppo del benessere della Comunità, da consegnare alle rispettive amministrazioni comunali per richiederne la realizzazione.

I Laboratori focalizzeranno la loro attività sui seguenti temi:
1. Paesaggio urbano ed extraurbano – Città intelligenti
2. Coesione e vita e di comunità – Cultura e identità
3. Saper fare e auto imprenditorialità – Economia dell’esperienza e ospitalità

Ogni laboratorio prevede un minimo di 3 incontri della durata di circa tre ore ciascuno, con un numero minimo di partecipanti di 10 persone.
L’intero progetto si svolgerà nell’arco di 4 mesi, da aprile a luglio 2013.

Cosa si fa nei Laboratori del Borgo Felice?

  • Avvio del laboratorio: presentazione dei suoi partecipanti e delle modalità di lavoro collegiali
  • Presentazione dei temi del laboratorio: definizione dei significati, degli ambiti, della terminologia.
  • Presentazione dei progetti presenti sul territorio, realizzati e da realizzare, che intercettano e sviluppano i temi del laboratorio (provenienti sia dall’Amministrazione Comunale che da soggetti non istituzionali)
  • Analisi del rapporto esistente tra la comunità, il suo territorio e i temi oggetto del laboratorio (con evidenza dei punti di forza e di debolezza; delle opportunità e delle minacce)
  • Raccolta e condivisione delle proposte provenienti dai partecipanti
  • Confronto collegiale per approfondire i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce delle proposte e dei progetti condivisi
  • Classificazione delle proposte e dei progetti condivisi secondo criteri di fattibilità e sostenibilità (anche mediante il supporto con il supporto “tecnico” di esperti del settore)
  • Allargamento del confronto e della partecipazione alle attività di laboratorio mediante interazione on line  (iscritti ai gruppi di discussione via Facebook)
  • Selezione della/e proposta/e da realizzare
  • Sviluppo del piano di progetto  per la/e proposta/e da realizzare (con il supporto “tecnico” di esperti del settore)
  • Presentazione finale dei risultati conseguiti e consegna del/i piano/i di progetto all’Amministrazione Comunale

Tutte le fasi dei laboratori saranno coordinate e moderate da un facilitatore

Come si partecipa ai Laboratori?
L’iscrizione e la partecipazione ai Laboratori sono gratuiti. L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini, di ogni fascia di età, anche se non residenti a Melpignano, ma con interessi nello sviluppo della comunità locale.
Per iscriversi a uno o più laboratori è sufficiente  consegnare la “Scheda informativa del partecipante” (disponibile nella sezione allegati di questa pagina) compilata in ogni sua parte, all’Ufficio Segreteria del Comune di Melpignano, con una delle seguenti modalità:

  • consegna a mano (dal lunedì al venerdì nei seguenti orari d’ufficio: 09.00 – 12.30)
  • trasmissione via e-mail all’indirizzo: sindaco@comune.melpignano.le.it

Successivamente ogni iscritto sarà contattato dalla Segreteria del progetto per la prima convocazione dei Laboratori
I cittadini non iscritti ai Laboratori, ma comunque interessati a seguirne le relative attività, sono invitati a partecipare ai gruppi di discussione tematici che saranno attivati su Facebook dopo l’avvio della prima sessione di ogni Laboratorio. Ogni gruppo di discussione avrà una durata di 20 giorni. Ogni gruppo di discussione Facebook sarà moderato da un facilitatore.

Perché è importante partecipare a questo progetto?

  • Per contribuire in prima persona a realizzare un progetto di comunità che mira al benessere personale e collettivo
  • Per giocare un ruolo proattivo e responsabile nello sviluppo della tua comunità
  • Per partecipare in modo autentico e diretto a un progetto da costruire insieme, non determinato a priori
  • Per metterti in gioco e trasformare le tue o altrui idee in progetti
  • Per intraprendere insieme ad altri cittadini un percorso di scoperta, apprendimento e crescita basato sul  confronto, la condivisione, la collaborazione, l’integrazione
  • Per acquisire più potere e controllo nei processi decisionali che ti riguardano
  • Perché gli altri possono aiutarti concretamente a “essere felici”

In quali giorni, orari e sede si svolgono i Laboratori?
Le attività dei Laboratori si svolgeranno a Melpignano, presso la Mediateca Comunale ‘Peppino Impastato’, con appuntamento infrasettimanale, in orario pre-serale. Dove possibile l’organizzazione terrà conto delle preferenze di partecipazione espresse dagli iscritti.
Ogni informazione sul calendario, gli orari e la sede di partecipazione ai laboratori saranno resi noti alla cittadinanza mediante pubblicazione sul sito web del Comune di Melpignano.
Gli iscritti ai laboratori saranno tempestivamente informati secondo le modalità di contatto indicate dagli stessi (email, fax, sms, ecc.)

Il primo laboratorio è relativo al tema “Paesaggio urbano ed extraurbano – Città intelligenti” e si terrà il 19 aprile 2013, ore 19.00, presso la Mediateca Comunale ‘Peppino Impastato’ (via Dafni, Melpignano – Tel: 0836.439008)
Come richiedere ulteriori informazioni su questo progetto e seguirne gli aggiornamenti?
Per ulteriori informazioni sul progetto e sulle modalità di iscrizione e partecipazione contatta la Segreteria Organizzativa:

via e-mail all’indirizzo: sindaco@comune.melpignano.le.it

Tutti gli aggiornamenti sul progetto e le attività dei Laboratori saranno rese disponibili:

su questo sito, nella sezione dedicata ai Borghi della Felicità
nei gruppi di discussone tematici che saranno aperti su Facebook
sul canale Youtube del Comune di Melpignano
 
ALLA SCOPERTA DEI TEMI  DEI LABORATORI DELLA FELICITÀ
Di seguito alcuni contribuiti per esplorare e comprendere meglio i temi che saranno oggetto di discussone all’interno dei Laboratori del Borgo di Melpignano.

Sviluppo sostenibile, PIL e felicità

Gli studi sulla felicità
Scopo di questo scritto è mostrare gli elementi di novità e di autentico interesse nell’attuale dibattito, ma anche evidenziarne i punti di debolezza.

Il paradosso di Easterlin
Nel corso della vita la felicità delle persone dipende molto poco dalle variazioni di reddito e di ricchezza. Quando aumenta il reddito, e quindi il benessere economico, la felicità umana aumenta fino ad un certo punto, poi comincia a diminuire, seguendo una curva ad U rovesciata.

Il premio Nobel per l’Economia  Amartya Sen spiega perché non si vive di solo PIL
“L’indicatore del Pil è molto limitato. Utilizzato da solo, è un disastro. Gli indici della produzione o del commercio non dicono granché sulla libertà e sul benessere, che dipendono dall’organizzazione della società”

L’Indice di Sostenibilità FEEM per andare oltre il PIL
La Fondazione Eni Enrico Mattei ha aggiornato nel 2011 il suo Indice di Sostenibilità, il FEEM Sustainability Index (FEEM SI). Nel 2011 l’Europa si è rivelata la regione più sostenibile, trainata dai Paesi Scandinavi. L’Italia si trova al 25° posto, seguita in Europa solo da Polonia e Grecia.

Come aumentare la felicità delle persone
“In un momento di crisi economica come questo sembra difficile convincere i governi a investire su un concetto astratto come la felicità. (…)Al  di sopra di un determinato reddito, il danaro perde valore. Non è più un elemento importante per il benessere della persona, mentre contano gli affetti, la realizzazione personale”

Le 10 regole per la felicità

Paesaggio urbano ed extraurbano
L’intervento sui centri storici e la preservazione del paesaggio devono costituire uno strumento complesso di risposta non solo ai problemi funzionali e tecnici ma anche l’occasione per valorizzare l’immagine del territorio, il paesaggio urbano e naturale, le produzioni agricole locali. Ciò può avvenire a condizione che si attivi un “patto” tra cittadini e Amministrazione per l’innalzamento della qualità degli interventi e che si adotti un approccio innovativo ed intelligente – sul modello dell’ecologia del paesaggio – capace di sovrapporre agli indicatori di qualità tradizionali quelli relativi ai nuovi parametri della sostenibilità ambientale ed energetica

Città intelligenti
Il tema dell’energia, l’uso senza sprechi, la produzione senza deturpare le risorse naturali, la gestione delle risorse che non diventi mero costo ma opportunità, abbracciano trasversalmente ogni vettore di sviluppo e crescita delle comunità. Le Smart Cities, le città intelligenti, sono l’occasione per far maturare un insieme  di metodi di governo urbano e di buone prassi: le soluzioni tecnologiche disponibili, insieme ad un percorso partecipato e diffuso delle scelte programmatiche con la concreta e semplice gestione quotidiana dei vettori energetici, consentiranno alle comunità di migliorare la loro qualità ambientale a vantaggio della “felicità” dei cittadini e delle future generazioni.

Di cosa è fatta una città intelligente?
Estratto dal video “Smarter City” realizzato da Andrea Mochi Sismondi per il progetto “Rete delle città intelligenti”, promosso da IBM e FORUM PA. Tra gli intervistati, alcuni membri di Re:Habitat

Altro che città! Servono cittadini (e amministratori) più consapevoli e intelligenti
Città intelligenti: si parla tanto di innovazione, ma sembra che la maggior parte delle smart city italiane sia realizzata più come sommatoria di singoli progetti che non come risultato di una progettazione lungimirante

Presenza on line e città intelligente
Il concetto di sito pubblico appartiene al passato. Oggi si parla di presenza on line finalizzata a dialogare fattivamente con i cittadini. Una città intelligente mette in rete e usa i dialoghi tra persone e Pubblica Amministrazione (Intervista a Michele Vianello, direttore del parco scientifico tecnologico Vega di Venezia)

Le città intelligenti tra presente e futuro
La città intelligente è la città sensibile che mette al centro le persone, i cittadini e la loro vita. I temi della sicurezza, della mobilità, della manutenzione urbana, della gestione del tempo libero sono interpretati da una nuova generazione di applicazioni che favoriscono la partecipazione dei cittadini e il loro intervento diretto sulle diverse funzioni urbane (Intervista a Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab presso il MIT-Massachusetts Institute of Technology)

Smart City EXPO 2015 Milano: le novità tecnologiche
Il progetto tecnologico innovativo di Expo 2015 per la Smart City del futuro, la Cyber Expo e l’Ecosistema ICT

 Coesione e vita e di comunità
Il tessuto dei legami di fiducia e di solidarietà nei borghi, aiuta ad alimentare un clima sociale più propenso all’integrazione fra gli abitanti stabili, quelli temporanei e nuovi cittadini. La coesione sociale come un “plus” delle comunità dei borghi è una grande opportunità per creare comunità “aperte e solidali” capaci di rigenerare risorse ed energie locali, comunità propense ad apprezzare una logica di sviluppo sostenibile e rispettoso dei valori storicamente consolidati.

Cultura e identità
Fare ed essere comunità in luoghi a misura d’uomo, significa ricercare uno “stile di vita” e di valori che favoriscono la riappacificazione fra l’uomo e l’ambiente, suggellando il “reciproco interesse” nel riequilibrio dei rapporti. Il “patrimonio culturale materiale ed immateriale” trasmesso di generazione in generazione è costantemente ricreato dalla comunità in funzione del suo ambiente, della sua interazione con la natura e la storia, e dà, alla comunità stessa, un senso d’identità e di continuità. Nel “racconto” nuovo del territorio dovrà affermarsi la varietà dell’offerta culturale e saranno decisivi il contributo, l’attenzione e la vivacità delle giovani generazioni, la volontà di mettersi in gioco per contribuire sia alla salvaguardia che all’evoluzione della struttura sociale, economica-produttiva ed ambientale dei borghi e dei loro contesti.

Saper fare e autoimprenditorialità
La creatività artigiana è “sapienza di comunità”. Le imprese artigiane e le piccole industrie manifatturiere producono beni e/o realizzano servizi di prossimità che concorrono significativamente a determinare il grado e il livello di qualità di vita di una comunità locale, creando occupazione, stabilità sociale, e possibilità di sviluppo futuro. L’artigianato e la piccola impresa sono portatori di un “valore sociale” che il settore crea attraverso l’interazione con i soggetti economici e sociali del territorio, con la collettività e con l’ambiente circostante. È necessario puntare sulla promozione dell’autoimprenditorialià, fornire esempi di imprenditorialità, diffondere buone pratiche e lavorare tenendo ben presenti le opportunità che offre il mercato nel quadro di una economia sempre più sostenibile e rispettosa dei diritti dei lavoratori e degli imprenditori.

Economia dell’esperienza e ospitalità
I borghi e le loro comunità devono essere soggetti attivi “dell’economia dell’esperienza”, ovvero artefici di una ospitalità nuova e capace di far partecipare il visitatore al ritmo di vita locale, attraverso politiche turistiche compatibili e consapevoli che vadano incontro ai bisogni dei visitatori ma allo stesso tempo proteggano e migliorino la tutela dei luoghi e dei beni per il futuro.  Con politiche di valorizzazione dei propri elementi tipici, Saluzzo e Melpignano devono essere in grado di esprimere, la loro capacità di offrire al visitatore, escursionista o turista, una risposta alla ricerca di comunità, relazioni umane, tipicità, identità in cui egli possa riconoscersi e compiere esperienze gratificanti.